Tra sacro e profano


Per molte persone parlare della morte ai bambini costituisce ancora un tabù. Ma la morte fa parte integrante del nostro ciclo di vita e la sperimentiamo fin da piccoli, quando ci accorgiamo che un bisnonno non c'è più, o un nonno, una zia, una vicina di casa...

L'asilo Keller non si è tirato indietro nell'affrontare l'argomento e, in occasione dell'imminente Solennità di tutti i santi e della commemorazione dei defunti, ha invitato don Marco a parlare del perché in questi giorni si va a pregare in un cimitero. Abbracciando un "oggetto transizionale", cioè un morbido bambolotto che rappresenta Gesù, il bambino è facilitato nel comprendere il significato dell'abbraccio di una persona cara che non è più fisicamente presente accanto a lui. E con il racconto di una storiella su un vermetto, convinto di poter lasciare il suo ambiente naturale per scoprire cosa c'è al di fuori e di riuscire a ritornare per raccontarlo ai compagni, i bambini hanno parlato del ricordo di persone care che non possono più ricomparire, ma che rimangono nel loro cuore. L'insegnamento di don Marco è poi stato sintetizzato dalle maestre in un cartellone.

In settimana non era mancato un momento di festa profana. I "grandi", approfittando delle zucche offerte da una mamma, si sono armati di cucchiaio e le hanno svuotate creando le famose zucche di Halloween, poi esposte nell'atrio della scuola.

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